I livelli essenziali di assistenza fissano le prestazioni e i servizi che il Sistema Sanitario Nazionale (SSN) deve obbligatoriamente erogare a tutti i cittadini in tutta Italia gratuitamente (o con pagamento del solo ticket). Dal 2017 ne fanno parte anche le cure palliative e la terapia del dolore.

Cosa sono i LEA e come funzionano

Una definizione puntuale di cosa sono i livelli essenziali di assistenza si può rintracciare sul sito ufficiale del Ministero della Salute. Secondo il portale

“i LEA sono le prestazioni e i servizi che il Servizio sanitario nazionale (SSN) è tenuto a fornire a tutti i cittadini, gratuitamente o dietro pagamento di una quota di partecipazione (ticket), con le risorse pubbliche raccolte attraverso la fiscalità generale (tasse)”.

Appare chiaro, quindi, che tali livelli di assistenza sanitaria si caratterizzano per tre principi:

  • il loro essere riconosciuti in modo egualitario a tutti i cittadini;
  • il loro essere garantiti in modo identico su tutto il territorio nazionale (le Regioni, per la parte di loro competenza in materia sanitaria, devono adeguarvisi);
  • il loro essere gratuiti (o sottoposti al solo pagamento di un ticket).

L’esistenza dei LEA nell’ordinamento italiano è direttamente collegata con l’affermazione in Costituzione del diritto alla salute (art. 32), che la Carta definisce come diritto fondamentale sia del singolo che della collettività.

Quando sono stati introdotti i Livelli Essenziali di Assistenza del SSN e quando vengono aggiornati?

Nonostante il loro ruolo centrale nella garanzia del diritto alla salute dei cittadini, i LEA sono stati definiti per la prima volta solo nel 2001, con il DPCM del 29 novembre 2001 e poi aggiornati con il DPCM del 12 gennaio 2017. Inoltre, a decorrere dalla legge di bilancio del 2022, è previsto uno stanziamento annuo di 200 milioni di euro per l’aggiornamento dei LEA, che è affidato a un’apposita commissione a cui possono pervenire richieste da parte di cittadini, medici e istituzioni di ambito sanitario.

Quanti e quali sono i LEA

Il sistema dei livelli di assistenza è articolato in tre macroaree, a cui corrispondono specifici LEA, come dettagliato di seguito.

Prima macroarea: prevenzione collettiva e sanità pubblica. Ne fanno parte:

  • sorveglianza, prevenzione e controllo delle malattie infettive e parassitarie (inclusi i programmi vaccinali);
  • tutela della salute e della sicurezza degli ambienti aperti e confinati;
  • sorveglianza, prevenzione e tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro;
  • salute animale e igiene urbana veterinaria;
  • sicurezza alimentare;
  • sorveglianza e prevenzione delle malattie croniche;
  • sorveglianza e prevenzione nutrizionale;
  • attività medico legali.

Seconda macroarea: assistenza distrettuale. Ne fanno parte:

  • assistenza sanitaria di base;
  • emergenza sanitaria territoriale;
  • assistenza farmaceutica;
  • assistenza integrativa;
  • assistenza specialistica ambulatoriale;
  • assistenza protesica;
  • assistenza termale;
  • assistenza sociosanitaria domiciliare e territoriale;
  • assistenza sociosanitaria residenziale e semiresidenziale.

Terza macroarea: assistenza ospedaliera. Ne fanno parte:

  • pronto soccorso;
  • ricovero ordinario per acuti;
  • day surgery;
  • day hospital;
  • riabilitazione e lungodegenza post acuzie;
  • attività trasfusionali;
  • attività di trapianto di cellule, organi e tessuti;
  • centri antiveleni (CAV).

Chi può accedere ad un Hospice?

Cure palliative e terapia del dolore nei livelli essenziali di assistenza

Una delle più importanti novità introdotte dal DPCM del 2017 in materia di livelli essenziali di assistenza è stata l’inserimento nei LEA delle cure palliative e della terapia del dolore destinata a malati terminali con prognosi infausta. In questo modo, sono entrate a far parte dei LEA importanti prestazioni sanitarie utili ad alleviare le sofferenze di chi sta vivendo la fase finale della propria malattia, come:

  • percorsi assistenziali integrati;
  • cure palliative domiciliari;
  • centri specialistici di cure palliative e hospice;
  • ricovero ordinario per acuti;
  • assistenza specialistica ambulatoriale.

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