Le iniezioni sottocutanee sono un metodo molto diffuso di somministrazione dei medicinali, nonché una pratica con cui molti caregiver sono chiamati a prendere dimestichezza. Imparare a fare bene le iniezioni sottocute, quindi, è molto importante, sia per il malato che per chi se ne prende cura. Di seguito, una breve guida in 6 domande per avere tutte le informazioni essenziali sulle iniezioni sottocutanee.
Cosa si intende per iniezione sottocutanea
Le iniezioni sottocutanee sono una tipologia particolare e piuttosto diffusa di punture, caratterizzate dal fatto che il farmaco viene iniettato nei tessuti che si trovano sotto la pelle. La via sottocutanea prevede che il medicinale venga somministrato, attraverso una siringa di 1-2 ml. Le iniezioni sottocutanee sono in genere più dolorose rispetto a quelle intramuscolari, per via della presenza nel tessuto sottocutaneo di più terminazioni nervose rispetto al muscolo.
Per quali farmaci si usano le iniezioni sottocute
Le iniezioni sottocutanee sono utilizzate per la somministrazione di moltissimi farmaci. Questo tipo di punture si rivelano particolarmente indicate per i medicinali ad assorbimento lento e continuo, come ad esempio la morfina, l’insulina o l’eparina.
Dove fare un’iniezione sottocutanea
I siti consigliati per praticare un’iniezione sottocutanea sono:
- Braccio: parte esterna superiore;
- Pancia/addome: in prossimità dell’ombelico;
- Coscia: parte anteriore.
In caso di trattamenti prolungati (come nel caso dell’insulina per i diabetici) si devono scegliere di volta in volta siti d’iniezione diversi per evitare complicanze localizzate.
Come fare un’iniezione sottocutanea
Ecco di seguito un breve elenco dei passaggi essenziali da seguire per fare un’iniezione sottocutanea nel miglior modo possibile:
- Lavarsi accuratamente le mani;
- Aspirare il farmaco dalla fialetta (se il farmaco è composto da liquido e polvere, bisogna prima aspirare il liquido, iniettarlo nella fiala della polvere, miscelare e poi aspirare la miscela creata);
- Girare la siringa con l’ago verso l’altro e verificare l’eventuale presenza di bolle d’aria;
- Nel caso vi siano bolle, vanno rimosse dando piccoli colpi con le dita sulla siringa e premendo leggermente lo stantuffo (attenzione, però, perché nel caso di siringhe già pronte, la bolla d’aria eventualmente presente va tenuta, perché è utile all’assorbimento del farmaco);
- Disinfettare la zona dove si vuole eseguire l’iniezione;
- Con il pollice e l’indice della mano libera, stringere una porzione di pelle;
- Inserire l’ago quasi parallelamente alla cute;
- Una volta raggiunto il sottocute, iniettare il farmaco;
- Estrarre l’ago rapidamente.
Iniezioni sottocute e bolle d’aria
Rimuovere le bolle d’aria presenti nella siringa dopo la preparazione del farmaco è, come detto, una buona pratica. È opportuno però chiarire che l’eventuale presenza di piccole bollicine, in caso di iniezione sottocutanea, non crea problemi o rischi per la persona a cui viene somministrato il farmaco.
Possibili complicanze di un’iniezione sottopelle
L’iniezione sottocutanea è una pratica piuttosto sicura, che non presenta complicanze, se non lievi, anche quando non è eseguita in modo totalmente corretto. I possibili effetti indesiderati più comuni sono la formazione di lividi o rigonfiamenti nel sito di iniezione.
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