Le cure palliative domiciliari rientrano nei servizi che, dal 2017, fanno parte dei Livelli Essenziali di Assistenza che lo Stato italiano garantisce a tutti i cittadini malati. In questo approfondimento, una breve guida al tema, per sapere quali cure palliative possono essere somministrate anche a casa e cosa bisogna fare per attivare il servizio.

Per un malato affetto da una patologia con prognosi infausta (e anche per la sua famiglia), le cure palliative rappresentano uno strumento fondamentale per vedersi garantita un’adeguata qualità della vita, pur nella sua fase terminale. Attraverso queste particolari terapie, infatti, si possono alleviare le sofferenze sia fisiche che psicologiche del malato. Le cure palliative, quindi, sono un vero e proprio atto di rispetto e di giustizia, reso possibile dai progressi della medicina e tutelato dallo Stato italiano come un diritto a tutti gli effetti. Non a caso, queste terapie, dal 2017, fanno parte dei Livelli Essenziali di Assistenza, cioè quei servizi sanitari che devono essere assicurati a tutti i cittadini, sempre e comunque. Così concepite, le cure palliative possono e devono essere somministrate sia nelle strutture sanitarie (ospedali, cliniche, hospice) sia presso il domicilio del paziente. In quest’ultimo caso, si parla di cure palliative domiciliari, argomento a cui è dedicato questo approfondimento.

Quali cure palliative possono essere somministrate a casa

Parlando di cure palliative domiciliari, la prima domanda che viene in rilievo è quella relativa al tipo di terapie che possono essere somministrate a casa. In realtà, non ci sono differenze tra le cure palliative a cui può accedere un malato ricoverato in hospice rispetto a quello che sceglie di rimanere nella propria abitazione. Allo stato attuale delle conoscenze mediche, infatti, le diverse tipologie di cure palliative possono essere gestite anche fuori da una struttura sanitaria attrezzata, sia che si tratti di terapie di livello base che di terapie di livello avanzato.

I requisiti per accedere ad un Hospice

Chi ha diritto alle cure palliative domiciliari?

Altro dubbio che è opportuno chiarire è quello relativo al diritto di accesso alle cure palliative domiciliari. Come già anticipato, rientrando tra i Livelli Essenziali di Assistenza, le cure palliative sono assicurate a tutti coloro che abbiano una malattia considerata inguaribile dalla medicina, cioè per la quale non esistano terapie in grado di garantire la guarigione o quantomeno un significativo prolungamento dell’aspettative di vita. Inoltre, le cure palliative cosiddette precoci o simultaneo sono un diritto anche per coloro che non sono ancora considerati malati terminali ma che si stanno sottoponendo a percorsi terapeutici particolarmente pesanti e dolorosi (come alcune forme di chemioterapia). In ogni caso, le cure palliative sono sempre gratuite (quindi a carico del Sistema Sanitario Nazionale), anche nell’ipotesi che si opti per la loro somministrazione a casa.

Come si attivano le cure palliative a domicilio

Anche per quanto riguarda le modalità di accesso al servizio, non c’è distinzione tra le cure palliative domiciliari e quelle erogate in una struttura sanitaria. In entrambe i casi, la richiesta, per conto del malato o dei suoi familiari, deve essere fatta dal medico del SSN che ha in cura il paziente o dalla struttura in cui questo è ricoverato e assistito.

Leggi anche l’approfondimento sul Caregiver familiare