Le lesioni da pressione, tipiche dei malati allettati e molto deperiti, possono rappresentare un serie pericolo, se non curate tempestivamente e adeguatamente. Quindi è bene che un caregiver sappia come comportarsi per prevenire e trattare queste lesioni da pressione. Ecco una breve guida.
L’insorgenza delle cosiddette lesioni da pressione sul corpo di un malato costretto a letto dalla sua patologia è uno dei problemi che può trovarsi ad affrontare chi svolge il ruolo di caregiver professionale o familiare. Le lesioni da pressione, infatti, sono frequenti e potenzialmente molto pericolose. Per un caregiver, quindi, è importante conoscere bene il problema e sapere quali sono le strategie migliori per evitare che le piaghe compaiano (prevenzione) o per curarle al meglio una volta che si sono manifestate (trattamento).
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Lesioni da pressione: cosa sono e perché vengono
Per prima cosa, è utile inquadrare in modo preciso cosa sono le lesioni da pressione. Si tratta di ferite che si formano nei pazienti allettati, soprattutto se anziani o deperiti. In particolare, le piaghe compaiono nei punti in cui la pelle viene compressa tra l’osso interno e la superficie esterna su cui è appoggiato il malato. Nelle lesioni da pressione si possono individuare diversi livelli di gravità:
- Stadio 1: si manifestano come semplice eritema cutaneo;
- Stadio 2: si trasformano in vere escoriazioni, con possibile comparsa di vesciche;
- Stadio 3: si produce una cavità che arriva fino alla fascia muscolare;
- Stadio 4: la profondità della cavità aumenta, interessando muscoli, tendini e ossa.
Nelle forme più gravi e avanzate, le lesioni da pressione richiedono l’intervento chirurgico, altrimenti c’è il rischio che sfocino in complicazioni (soprattutto infezioni) che a loro volta possono condurre il paziente alla morte. Proprio alla luce delle gravi conseguenze che possono verificarsi, assume particolare importanza l’attività di prevenzione e di cura delle lesioni da pressione. Per questo motivo, ai caregiver e alle famiglie che attivano l’assistenza domiciliare di malati terminali vengono forniti adeguate informazioni in merito.
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Come prevenire le lesioni da pressione
Le principali strategie per prevenire la comparsa di piaghe da decubito sono:
- utilizzo di presidi antidecubito: si tratta di letti, materassi, talloniere, gomitiere, cuscini e imbottiture varie che garantiscono il corretto allineamento del corpo e limitano le pressioni sulla pelle;
- mobilizzazione frequente del malato: nelle persone costrette a letto (sedute o sdraiate), il riposizionamento dovrebbe avvenire almeno ogni 2 ore e partire dall’osservazione delle zone della cute eventualmente arrossate;
- pulizia e cura della pelle: mantenere la cute pulita e morbida (tamponando invece di strofinare nella fase di lavaggio e applicando creme dense) è fondamentale per renderla meno sofferente e più resistente a pressioni e frizioni;
- alimentazione e idratazione: anche mangiare in modo adeguato e bere a sufficienza ha ripercussioni positive sulla salute della pelle.
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Come curare le lesioni da pressione
Qualora con la prevenzione non si riesca comunque ad evitare l’insorgere delle piaghe da decubito è bene attivarsi tempestivamente per trattarle, confrontandosi con il medico di riferimento. I possibili metodi di cura delle lesioni da pressione sono simili alle strategie adottate in prevenzione (mobilizzazione, cura della pelle, alimentazione, idratazione). Si aggiungono, però, alcune accortezze specifiche, come la pulizia, la medicazione e il bendaggio delle ferite eventualmente createsi per tenere sotto controllo le infezioni.